Studio INAIL: prevenzione infortuni con muletti

PREVENZIONE INFORTUNI CON I CARRELLI ELEVATORI E FATTORI DI RISCHIO

INAIL indica tra le procedure di prevenzione degli incidenti che coinvolgono carrelli elevatori, l’uso di sistemi in grado di rallentare automaticamente i carrelli elevatori in caso di emergenza

La sicurezza sul lavoro è una tematica sempre più centrale nelle attività di material handling in logistica e in produzione. Molta attenzione viene posta in particolare negli ambienti di lavoro promiscui in cui cioè devono muoversi contemporaneamente macchine per la movimentazione, come i carrelli elevatori, e persone a piedi. Questa convivenza, normale nella maggior parte degli ambienti produttivi, è ancora uno degli scenari in cui si verificano la maggior parte degli incidenti, spesso molto gravi o addirittura fatali, soprattutto per i pedoni.

L’INAIL a ottobre 2023 ha pubblicato in proposito lo studio Utilizzo dei carrelli elevatori: dinamiche infortunistiche, fattori di rischio e misure preventive che prende in considerazione “i casi di infortunio mortale presenti nella banca dati del sistema Infor.Mo in cui si è registrata la presenza ed il coinvolgimento attivo nella dinamica di un carrello elevatore”.

Tra il 2002 ed il 2020 su circa 5500 casi, 245 sono risultati mortali.

Gli incidenti più frequenti sono:

  • La collisione tra un pedone e un carrello elevatore
  • La collisione di un pedone con il carico presente sulle forche in fase di sollevamento o abbassamento.

I settori in cui si sono verificati la maggior parte degli incidenti sono manifatturiero e la logistica.

La natura della lesione riguarda nella maggior parte dei casi (52%) lo schiacciamento e (35%) le fratture.

Quali sono le cause più frequenti degli infortuni che coinvolgono i carrelli elevatori?

INAIL identifica i seguenti motivi principali:

  • mancata o scorretta definizione (e separazione) delle vie di transito riservate a mezzi e pedoni,
  • inosservanza delle disposizioni aziendali (transito di muletti in zone riservate ai pedonale o viceversa),
  • utilizzo di carrelli non a norma,
  • utilizzo improprio dei carrelli.

MISURE DI PREVENZIONE PER INCIDENTI CON CARRELLI ELEVATORI

Per prevenire il problema della viabilità che rappresenta una delle cause più frequenti di collisione tra carrelli e lavoratori a piedi vengono individuate una serie di misure tecnico-strutturali, organizzative e procedurali.

Tra le misure tecnico-strutturali individuate da INAIL troviamo, oltre alle raccomandazioni classiche come l’uso della segnaletica orizzontale e verticale, l’utilizzo di “carrelli elevatori dotati di radar installato a bordo del mezzo e sensore di prossimità (tag) assegnato agli operatori a terra per mezzo di uno specifico giubbino ad alta visibilità”.

Questi sistemi basati sull’utilizzo di radar e tag personali rappresentano l’ausilio tecnologico di eccellenza per preservare l’incolumità dei lavoratori, in particolare in tutti gli ambienti in cui veicoli per il sollevamento, come carrelli elevatori, lavorano insieme a pedoni, tipicamente in ambienti produttivi manifatturieri e logistici.

Grazie al sensore di prossimità installato sul mezzo, in caso di superamento della prima soglia di allerta impostata si attiva un segnale a bordo del carrello e un alert visivo e/o sonoro (ad es. accensione di una luce di segnalazione del pericolo); nello stesso momento anche il tag personale avvisa il pedone che si trova nella zona di pericolo attraverso una vibrazione e/o un segnale acustico.

Se poi la distanza tra il mezzo e il pedone dovesse diminuire ulteriormente e scendere sotto la soglia di allarme prevista, il sistema invia degli impulsi al carrello coinvolto attivando azioni automatiche come il rallentamento del carrello e ulteriori avvisi sonori e visivi.

Oltre ai sistemi anticollisione, in ambienti promiscui in cui operano mezzi e persone inoltre è consigliato prevedere il controllo degli accessi ai carrelli elevatori per assicurare l’utilizzo dei mezzi solo da parte degli operatori autorizzati.

Il controllo accessi può essere fatto attraverso dei sistemi di telemetria che, grazie al collegamento al carrello e a software specifici, sono in grado anche di acquisire una serie di dati di particolare interesse come i prelievi, le restituzioni, le tempistiche d’uso, orari, la verifica delle credenziali di accesso al mezzo (patentini, formazione etc), ma anche urti subiti e malfunzionamenti.

LA GAMMA ANTICOLLISIONE UBIQUICOM: SICUREZZA ED EFFICIENZA

UBIQUICOM opera da 20 anni nel settore della localizzazione in tempo reale, l’esperienza maturata ha permesso di mettere a punto una gamma di soluzioni di sicurezza attiva per prevenire, ed evitare, le collisioni tra carrelli elevatori e persone assicurando la massima prestazione in termini di sicurezza ed efficienza.

Le soluzioni della gamma Anticollisione PROXIMITY sono basate sulla tecnologia Ultra Wideband (UWB) generalmente impiegata nella realizzazione di sistemi di localizzazione in tempo reale ad altissima precisione.

Grazie all’impiego di questa tecnologia, i sistemi, composti da radar installati a bordo dei mezzi e tag in dotazione al personale, soddisfano tutte le esigenze di sicurezza: da quelle più basiche per ambienti di lavoro più semplici e con zone in cui circola un numero limitato di mezzi, fino a situazioni complesse come quelle degli ambienti produttivi ad alta intensità e magazzini logistici con corsie strette, intersezioni con angoli ciechi, molti carrelli elevatori in movimento contemporaneamente a pedoni, oltre a mezzi in transito in aree indoor e outdoor.

I sistemi della gamma PROXIMITY sono affidabili, lavorano mantenendo altissimi standard di sicurezza anche in ambienti caratterizzati da condizioni particolarmente gravose: ambienti polverosi o al contrario molto umidi, alte e basse temperature, in tutte le situazioni in cui i sistemi basati su tecnologia ottica (telecamere anche a infrarossi) non riescono a funzionare al meglio mettendo potenzialmente a repentaglio la sicurezza dei lavoratori.

Come è possibile rallentare i mezzi senza rallentare la produttività e quindi preservare l’efficienza?

Questa è la domanda che ci pongono molti clienti.

Nel sistema più avanzato della gamma, PROXIMITY THIRD EYE, la zona di allarme è definita dinamicamente in base alla traiettoria relativa del veicolo e dell’ostacolo.

In questo modo si minimizzano i rallentamenti non necessari, cioè i “falsi allarmi” dovuti al rilevamento di ostacoli vicini al veicolo, ma in posizioni sicure. Allo stesso tempo, THIRD EYE permette di rilevare ostacoli che si troveranno in rotta di collisione con il percorso di marcia del mezzo con una altissima precisione.

Il sistema può essere installato localmente in modalità standalone sui veicoli/pedoni o in modalità connessa con una piattaforma IT di governo che consente la localizzazione precisa di ciascun elemento sul sito e di determinare strategie come la raccolta dei near miss per area, la definizione di regole specifiche per area o per situazione/evento.

ECOSISTEMA DI SOLUZIONI PER LA SICUREZZA DEGLI AMBIENTI PRODUTTIVI

L’impegno di UBIQUICOM sul fronte della sicurezza sul lavoro non si esaurisce con i sistemi anticollisione, questi infatti sono uno degli elementi che costituiscono il SAFETY ECOSYSTEM.

L’ecosistema gestisce l’intero ciclo della sicurezza nei luoghi di lavoro abilitando un processo di «miglioramento continuo», che passa dalla definizione di misure preventive, alla gestione dei rischi operativi, fino definizione delle azioni correttive.

Molte delle misure per la prevenzione degli incidenti sul lavoro indicate nell’analisi di INAIL, trovano una soluzione nell’integrazione dei sistemi anticollisione con gli altri sistemi di UBIQUICOM come telemetria e la diagnostica da remoto.

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